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SALUTE
Così i batteri si proteggono dagli antibiotici e li rendono inefficaci
Da uno studio di ricercatori italiani e inglesi nuova luce sui meccanismi per contrastare la 'multiresistenza', fenomeno che rischia di causare oltre 10 milioni di morti l'anno entro il 2050
aggiornato alle 07:32 01 dicembre 2020
AGI Uno studio dell'università di Cagliari, pubblicato sulla rivista 'Nature Communications', contribuisce a chiarire i meccanismi alla base dell'antibiotico-resistenza. La capacità dei batteri di resistere a un numero crescente di antibiotici potrebbe causare entro il 2050 oltre 10 milioni di morti l'anno, secondo una stima dell'Organizzazione mondiale della sanità. Una maggiore conoscenza in questo campo potrà agevolare lo sviluppo di nuovi farmaci per contrastare quello che potrebbe diventare uno più seri problemi sanitari dei prossimi decenni. Il lavoro del dipartimento di Fisica dell'ateneo di Cagliari è il risultato di una collaborazione internazionale con gruppi di ricercatori dell'università di Birmingham (Gran Bretagna) e del King's College di Londra. Sono i sistemi di efflusso batterici, oggetto dell'indagine, tra i principali responsabili del fenomeno della 'multiresistenza': si tratta di 'cannoni molecolari', aggregati di proteine che i batteri impiegano per espellere all'esterno gli antibiotici, rendendoli così inefficaci. La ricerca si è concentrata sull'azione di uno dei più potenti inibitori dei sistemi di efflusso.
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