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Sanità

  • Covid, pandemia causa stop a 400 trapianti. Ma sistema tiene

    covid-19

    askanews.it

    Covid, pandemia causa stop a 400 trapianti. Ma sistema tiene

    Il report del Centro Nazionale Trapianti: Italia torna a dati 5 anni fa

    Mercoledì 20 gennaio 2021 - 10:00
    Covid, pandemia causa stop a 400 trapianti. Ma sistema tiene

     Roma, 20 gen. (askanews) – Una frenata brusca ma contenuta: è questo il bilancio finale fotografato dal report 2020 del Centro nazionale trapianti, presentato oggi, che mette in fila le cifre dell’attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule nell’anno della pandemia. Come ampiamente atteso, al conto dei danni del coronavirus vanno aggiunti anche quasi 400 trapianti in meno (in calo del 10% rispetto al 2019), ma i dati complessivi dimostrano una sostanziale tenuta della rete trapiantologica davanti all’onda d’urto dell’emergenza sanitaria.

  • Covid, i pulsanti degli ascensori diventano anti-contagio VIDEO

    tecnologia

    ansa.it

    Covid, i pulsanti degli ascensori diventano anti-contagio VIDEO

    Grazie a una pellicola fotovoltaica, realizzata in Italia

    Redazione ANSA 20 gennaio 2021 11:11 
    La pulsantiera touchless sperimentata in laboratorio (fonte: Ribes Tech, IIT) © Ansa

     I pulsanti meccanici degli ascensori diventano anti-contagio, grazie a un'innovativa pellicola fotovoltaica che li rende 'intelligenti' in modo da poterli azionare senza contatto fisico. La tecnologia, già testata in contesti reali e installata in un ascensore della Borsa di Milano, è stata sviluppata da una start-up dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Ribes Tech, che la commercializzerà entro i primi mesi dell'anno.

    L'idea, nata dall'attività di ricerca svolta al Center for Nano Science and Technology dell'IIT, si basa sull'utilizzo di inchiostri speciali e di una stampante rotativa tradizionale, con cui vengono realizzate pellicole fotovoltaiche sottili e adattabili a qualsiasi forma.

  • Sanità: dal 30 gennaio anche ricetta bianca diventa digitale

    Sanità

    ansa.it

    Sanità: dal 30 gennaio anche ricetta bianca diventa digitale

    In Gazzetta decreto dematerializzazione, migliora tracciabilità

    Redazione ANSA ROMA 19 gennaio 2021 16:57
    Dal 30 gennaio anche ricetta bianca diventa digitale  © Ansa

    (ANSA) - ROMA, 19 GEN - Anche la ricetta bianca, ovvero quella utilizzata dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, diventa elettronica. A dare il via libera è il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 30 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che entrerà in vigore il 30 gennaio, dal titolo "Dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale e modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali".
  • Al via nei Centri Nemo la terapia genica per la Sma

    Terapia genica

    ansa.it

    Al via nei Centri Nemo la terapia genica per la Sma

    A Milano Giuseppe, di 5 mesi, è il primo bimbo trattato

    Redazione ANSA ROMA 19 dicembre 2020 17:22
    Terapia Genica © Ansa

     Si chiama Giuseppe, ha 5 mesi, è affetto da Sma di tipo 1 (la forma più grave di atrofia muscolare spinale) ed è il primo bimbo dei Centri clinici Nemo che ha accesso al trattamento con terapia genica erogata dal Sistema sanitario nazionale. Grazie alla sinergia con l'Asst Ospedale Niguarda, il trattamento è avvenuto in regime di ricovero protetto. Il piccolo è stato trattato il 16 dicembre con l'onasemnogene abeparvovec, il farmaco in grado di correggere il difetto genetico alla base della sua malattia.

  • La telemedicina entra a pieno titolo nel Ssn. Le linee guida del Ministero della Salute con le regole per visite, consulti, referti e teleassistenza

    telemedicina

    quotidianosanita.it

    La telemedicina entra a pieno titolo nel Ssn. Le linee guida del Ministero della Salute con le regole per visite, consulti, referti e teleassistenza

    di Luciano Fassari

    Il documento andrà alla conferenza Stato-Regioni di giovedì. Già oggi la telemedicina viene usata in determinati contesti ma molto spesso sono situazioni a macchia di leopardo o dettate dall'utilità del momento come uno scambio wattsapp col proprio medico. D'ora in poi, invece, le prestazioni sanitarie in telemedicina diveranno ufficialmente prestazioni sanitarie riconosciute e avranno lo stesso valore delle prestazioni in presenza. Fermo restando che sarà sempre il medico a decidere se usarle o meno. LE LINEE GUIDA

    15 DIC - Le prestazioni sanitarie attraverso la telemedicina entrano ufficialmente nelle opportunità offerte da Servizio sanitario nazionale. Sarà infatti all’ordine del giorno della prossima Conferenza Stato-Regioni un documento predisposto dal Ministero della Salute sulla base delle indicazioni fornite dalle Regioni, che fornisce le indicazioni da adottare a livello nazionale per l'erogazione di alcune prestazioni di telemedicina quali la televisita, il teleconsulto medico, la teleconsulenza medico sanitaria, la teleassistenza da parte dj professioni sanitarie, la telerefertazione.

  • Ebola: Usa, sì a prima terapia malati adulti e pediatrici

    Farmaci

    ansa

    Ebola: Usa, sì a prima terapia malati adulti e pediatrici

    Ok da Fda, è un cocktail di tre anticorpi monoclonali

    Redazione ANSA ROMA 15 ottobre 2020 17:10
     © ANSA
     La Food and Drug Administration (Fda), l'ente regolatorio statunitense per i farmaci, ha approvato la prima terapia per i malati di Ebola: si tratta di un cocktail di tre anticorpi monoclonali ed è indicata sia per i pazienti adulti sia per quelli pediatrici, come spiega la stessa agenzia Usa sul proprio sito. I tre anticorpi sono atoltivimab, maftivimab e odesivimab-ebgn e sono efficaci contro lo Zaire ebolavirus, una delle quattro specie virali che causano la malattia.
  • Poste, Smart Screening nuova soluzione prevenzione sanitaria ASL

    Poste, Smart Screening nuova soluzione prevenzione sanitaria ASL

    Invita cittadini a partecipare a screening sanitari in auto-prelievo

    Poste, Smart Screening nuova soluzione prevenzione sanitaria ASL

    Roma, 13 ott. (askanews) – “Smart Screening” di Postel è il servizio pensato per invitare i cittadini a partecipare a programmi massivi di screening sanitari in auto-prelievo. Si tratta di una soluzione che prevede la predisposizione e la consegna a domicilio dell’invito e un sistema di automazione delle attività di verifica e controllo dei campioni raccolti (dove previsto). Un servizio che può essere particolarmente utile anche in questo periodo di emergenza sanitaria per limitare l’accesso fisico dei cittadini presso i centri ospedalieri o ambulatoriali per la prevenzione di routine. Gli inviti cartacei possono essere personalizzati in base alle esigenze delle ASL. La comunicazione inviata ai cittadini prevede kit completo che include dalla lettera di presentazione fino alla provetta per la raccolta del campione.

  • Le malattie fibrosanti del polmone, dalla IPF alla Sclerosi sistemica, pongono i pazienti a maggiore rischio di fronte al Covid-19.

    Comunicato Stampa

     osservatoriomalattierare.it

     COMUNICATO STAMPA

    Le malattie fibrosanti del polmone, dalla IPF alla Sclerosi sistemica, pongono i pazienti a maggiore rischio di fronte al Covid-19.
    Quanto si rischia, come proteggersi o gestire i casi, e come si potrà tornare alla normalità, sono solo alcuni dei temi affrontati in un webinar organizzato da Osservatorio Malattie Rare

     Nicola Sverzellati, Direttore Scienze Radiologiche, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: “Sia le persone con Fibrosi polmonare idiopatica che quelle affette da Sclerosi sistemica sono soggette a un livello di rischio alto: il Covid-19 avrebbe effetti gravissimi sulle loro capacità respiratorie già danneggiate dalla malattia”

     Roma, 7 ottobre 2020 – Bersaglio numero uno del Covid-19, anche se non unico, sono i polmoni, quei due organi elastici che contraendosi permettono l’ossigenazione attraverso un continuo scambio di gas tra corpo e ambiente esterno. A minare questa loro vitale capacità possono essere però anche delle malattie rare, ad esempio quelle ‘fibrosanti’, che causando la sostituzione del normale tessuto polmonare con tessuto cicatriziale li rendono rigidi al punto da non riuscire ad assorbire l'ossigeno presente nell'aria: la Fibrosi polmonare idiopatica (IPF) o la Sclerosi sistemica, che nel 90% dei casi colpisce anche i polmoni, sono tra queste.

  • Covid-19 ha modificato anche i congressi scientifici, rendendoli più democratic


    life.startupitalia.eu

    Eugenio Santoro
    Eugenio Santoro
    twitter
    @eugeniosantoro

    Ultimo aggiornamento il 4 settembre 2020 alle 12:33

    Covid-19 ha modificato anche i congressi scientifici, rendendoli più democratici

    Quello della digitalizzazione è un percorso iniziato in realtà già anni fa e concretizzatosi velocemente a causa della pandemia. Sono tantissimi i congressi scientifici che sono stati trasformati in virtuali a tempo di record, rendendo l’evento universale e accessibile a chiunque, spesso gratuitamente

    In principio fu l’Internet World Congress on Biomedical Sciences, il primo congresso scientifico virtuale organizzato dalla Internet Association on Biomedical Sciences (INABIS). Era il 1997, ma già dal 1994 INABIS si cimentava in questa nuova forma di congresso, dove tutto il processo, dall’invio degli abstract alla peer-review fino alla presentazione dei “poster virtuali” e alla discussione degli stessi avveniva completamente online. I mezzi erano poveri. La velocità di trasmissione di Internet consentiva operazioni molto basilari. La discussione delle relazioni per esempio, avveniva attraverso la “discussion board”, antesignana degli attuali gruppi di discussione offerti dalle piattaforme di social media. Il pubblico dei congressi scientifici, era limitato a pochi pionieri della comunicazione scientifica mediata dalle nuove tecnologie.

    Ritorno al passato?

  • Covid 19. Scoperto il meccanismo che scatena la risposta infiammatoria nei bambini

    Ricerca

    quotidianosanita.it

    Covid 19. Scoperto il meccanismo che scatena la risposta infiammatoria nei bambini

    Uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con il Karolinska Institutet di Stoccolma fa luce sulla MIS-C, malattia infiammatoria confusa inizialmente con la Kawasaki. Le due patologie hanno manifestazioni simili, ma caratteristiche immunologiche differenti. La ricerca apre la strada a diagnosi precoci con test specifici e a trattamenti mirati. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Cell

    07 SET - Scoperto il meccanismo che scatena la grave risposta infiammatoria nei bambini con Covid-19. Inizialmente confusa con la malattia di Kawasaki, questa malattia infiammatoria sistemica causata nei bambini dall’infezione da Sars-Cov2 è denominata MIS-C (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children).
    A identificarne il profilo immunologico e a riconoscerne il funzionamento, sono stati i ricercatori dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede in collaborazione con il Karolinska Institutet di Stoccolma. La ricerca, i cui  risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Cell, apre la strada a test specifici per la diagnosi precoce e a trattamenti mirati.

  • Punto da zanzara Tigre, caso di febbre Dengue nel vicentino

    Epidemiologia

    ansa.it

    Punto da zanzara Tigre, caso di febbre Dengue nel vicentino

    Il virus isolato in familiare rientrato da Indonesia

    Redazione ANSA VENEZIA 27 agosto 2020 16:44 

     © ANSA
      (ANSA) - VENEZIA, 27 AGO - Un caso autoctono di febbre Dengue è stato identificato dal laboratorio di Microbiologia di Padova in un vicentino di 54 anni che avrebbe ricevuto il contagio attraverso una zanzara Tigre che ha punto un suo familiare, rientrato a fine luglio dall'Indonesia.
    Oggi c'è stata la conferma che il caso indice era appunto quest'ultimo.
  • In arrivo nuovi nomi per i virus

    virus

    ansa.it

    In arrivo nuovi nomi per i virus

    Il nuovo sistema di nomenclatura divide i ricercatori

    Adele Lapertosa  03 agosto 2020 09:59 
    Rappresentazione artistica di coronavirus (fonte: chiplanay(Pixabay) © Ansa

    Nel pieno della pandemia, i virus si preparano a cambiare nome. A breve potrebbe indatti cambiare il sistema con cui viene dato il nome ai virus, allineandolo a quello già in uso per piante e animali. La proposta, che arriva dal Comitato internazionale per la tassonomia dei virus (Ictv), potrà essere discussa in ottobre e già ha suscitato un acceso dibattito nella comunità scientifica.

    Le critiche riguarsano soprattutto il momento in cui si è deciso di fare questo passo, con la comunità scientifica in prima linea nel contrastare la pandemia di Covid-19. Viene contestata anche la proposta di utilizzare nomi in latino, come si fa per gli organismi animali e vegetali. 

  • manifestazione di protesta e sensibilizzazione: #darevoceachinonhavoce

    Comunicato Stampa

    comunicato stampa A.MA.RE. PUGLIA

    COMUNICATO STAMPA DEL 24-07-2020

       La Rete A.Ma.Re Puglia, una Rete regionale alla quale aderiscono 23 Associazioni di pazienti con Malattie Rare e Tumori Rari, invita a DARE VOCE A CHI NON HA VOCE partecipando alla manifestazione che si terrà il 28 luglio 2020 a partire dalle ore 10:00 sul Lungomare N. Sauro di Bari presso la Sede della Presidenza della Regione Puglia.

    Durante il periodo più acuto dell’Emergenza Covid19 le persone disabili e le loro famiglie, tra cui molte persone con malattie rare, sono state più di tutte messe a dura prova a causa dell’interruzione dei servizi indispensabili per la cura delle loro patologie e per l’assistenza domiciliare nei casi più complessi, aggravando il loro senso di disagio, di abbandono e compromettendo ulteriormente il loro stato di salute.

  • Progressi a livello internazionale per includere le malattie rare nella copertura sanitaria universal

    Malattie Rare

    eurordis.org

    Progressi a livello internazionale per includere le malattie rare nella copertura sanitaria universale

    L'incontro di EURORDIS e Rare Diseases International con il Dott.Tedros, Direttore generale dell'organizzazione mondiale della salute

    La pandemia attualmente in corso evidenzia l'importanza del diritto alla salute e la necessità di garantire una copertura sanitaria universale (CSU) per tutti , comprese le persone affette da una malattia rara.
    In tutto il mondo oltre 300 milioni di persone vivono con una malattia rara, di cui 30 milioni solo in Europa, oltre ai loro familiari e a chi presta loro assistenza, anch'essi colpiti nella vita quotidiana.
    Le malattie rare pongono un fardello su molti aspetti della vita dei pazienti: fisico, economico e sociale. La CSU può aiutarli ad affrontare le sfide quotidiane legate alla propria malattia rara.

  • Condivisione di dati, scambio di competenze e strumenti di coordinazione per una risposta alla Covid-19 efficace

    Sanità

    cordis.europa.eu

    Condivisione di dati, scambio di competenze e strumenti di coordinazione per una risposta alla Covid-19 efficace

    Un’infrastruttura europea di ricerca per i dati delle scienze della vita sta sostenendo gli sforzi scientifici globali per contribuire alla lotta contro la pandemia da coronavirus.

    © Mongkolchon Akesin, Shutterstock© Mongkolchon Akesin, Shutterstock

     Nonostante il numero senza precedenti di iniziative scientifiche svolte in tutto il mondo per la lotta contro la Covid-19, la condivisione di dati ed esiti in modo coordinato e rapido per sviluppare trattamenti e vaccini si è rivelata difficoltosa. Il progetto ELIXIR-CONVERGE, finanziato dall’UE, sta affrontando proprio questa sfida unendo i dati di ricerca provenienti dai sistemi sanitari europei. ELIXIR CONVERGE, l’Istituto europeo di bioinformatica del Laboratorio europeo di biologia molecolare e diversi collaboratori stanno sviluppando una piattaforma di dati sulla Covid-19 per contribuire ad accelerare la raccolta e la condivisione di dati esaustivi da diverse fonti per la comunità di ricerca europea e quella globale.

  • Malati rari, Stato impugna legge della Puglia che estendeva rimborsi a maggiorenni: “Bloccati da burocrazia, Regione dia risposte”

    Malattie Rare

    ilfattoquotidiano.it

    Malati rari, Stato impugna legge della Puglia che estendeva rimborsi a maggiorenni: “Bloccati da burocrazia, Regione dia risposte”

    Dopo una petizione lanciata su Change.org dalla 19enne Chiara, la Regione guidata da Emiliano, lo scorso novembre aveva dato la possibilità di ottenere fondi anche dopo i 18 anni, ma il Consiglio dei ministri ha impugnato la norma, considerata "incostituzionale". Ora da Bari prendono tempo e i malati sono in un limbo: "Ma la malattia non aspetta, né ci avverte"

    di Martina Milone | 21 LUGLIO 2020
    Malati rari, Stato impugna legge della Puglia che estendeva rimborsi a maggiorenni: “Bloccati da burocrazia, Regione dia risposte”
     Prima troppo grandi per avere diritto ai rimborsi, e, ora, dopo un tam tam mediatico che ha portato la Regione Puglia a cambiare la normativa, fermi in un limbo senza risposte. È la condizione dei malati rari pugliesi che hanno superato i 18 anni di età e che per una legge regionale si trovano ad ogni viaggio fuori regione per motivi medici a dover pagare trasporto, vitto e alloggio, senza aver accesso ai fondi. Come Chiara Racanelli, ragazza di quasi 20 anni, affetta da esostosi multipla, costretta per la sua patologia a costanti viaggi a Milano, dove si trova uno dei pochi centri in grado di curarla.
  • Health Serie. in diretta web Proposte organizzative per la rete ospedaliera

    webinar

    quotidianosanita.it

    Health Serie. Nuova puntata in diretta web oggi alle ore 15. Si parlerà di Proposte organizzative per la rete ospedaliera

     Torna il format ideato da Quotidiano Sanità e Popular Science per approfondire insieme ad importanti ospiti del panorama politico e scientifico alcune tra le questioni più scottanti della sanità italiana. Dopo un primo ciclo di incontri dedicati al territorio e alla presa in carico dei pazienti fragili nel post covid, nell'appuntamento di oggi si parlerà di ospedali con Andrea Urbani (Ministero della Salute), Pierluigi Marini (Acoi), Flavia Petrini (Siaarti), Domenico D’Ugo (Esso), Attilio A. M. Bianchi (Istituto Pascale) e Michele Perrino (Medtronic Italia). SEGUI LA DIRETTA

     21 LUG - Torna Health Serie, il format ideato da Quotidiano Sanità e Popular Science per approfondire insieme ad importanti ospiti del panorama politico e scientifico alcune tra le questioni più urgenti della sanità italiana. Dopo un primo ciclo di incontri dedicati al territorio e alla presa in carico dei pazienti fragili nel post covid (rivedi la prima puntata dedicata ai Pazienti cronici fragili dopo Covid 19, la seconda puntata incentrata su La sfida delle Cure. Distribuzione, erogazione e domiciliazione delle terapie, e la terza puntata dedicata a La sfida della presa in carico: Pdta 2.0, Usca, telemedicina, telecontrollo, fascicolo sanitario elettronico e ricetta dematerializzata), nell'appuntamento in programma oggi, 21 luglio, alle ore 15 (segui qui la diretta) si parlerà di Proposte organizzative per la rete ospedaliera.

  • Post Covid: urgente un Piano nazionale di “rientro” delle liste di attesa e più coordinamento tra Stato e Regioni

    covid-19

    quotidianosanita.it

    Post Covid: urgente un Piano nazionale di “rientro” delle liste di attesa e più coordinamento tra Stato e Regioni

    Sfida per SSN è garantire sempre doppio registro di assistenza: pazienti Covid e NON Covid. La prima azione da mettere in campo è quella di fare subito chiarezza sui numeri, attraverso un puntuale dimensionamento a livello nazionale del fenomeno delle prestazioni sospese durante il lockdown e degli attuali tempi di attesa, garantendone la massima trasparenza in termini di accesso alle informazioni, innanzitutto per i cittadini

    di Tonino Aceti
    Tonino Aceti Portavoce FNOPI

    20 LUG - Le liste d'attesa, oggi “più di ieri”, sono un’emergenza sulla quale concentrare subito l’attenzione e gli sforzi di tutti.
    Perché oggi, “a differenza di ieri”, dobbiamo fare i conti anche con uno tsunami di prestazioni che durante il lockdown sono state sospese e che ancora oggi attendono una risposta.

    Una mole di prestazioni che va ad aggiungersi a quelle che ordinariamente si stanno prenotando in questi giorni e in queste ore, in un’organizzazione e in un contesto “rallentato” che deve continuare necessariamente a fare i conti con il Covid, e quindi con le misure necessarie per prevenire il contagio e con limiti strutturali. E i tempi di attesa inevitabilmente si allungano, considerando anche gli effetti del classico rallentamento dovuto alla pausa estiva.

  • Medicina: al Maria Cecilia Hospital device innovativo cuore

    chirurgia

    ansa.it

    Medicina: al Maria Cecilia Hospital device innovativo cuore

    Usata particolare clip su paziente con insufficienza tricuspide

    Redazione ANSA COTIGNOLA 09 luglio 2020 17:44
     © ANSA   

     (ANSA) - COTIGNOLA, 09 LUG - Primato italiano al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), accreditato col Ssn: un team ha operato per la prima volta in Italia un paziente con insufficienza tricuspidale (con un malfunzionamento della valvola cardiaca) utilizzando un dispositivo innovativo.

     Usata la 'triclip', una clip che, posizionata in maniera mininvasiva da una vena della gamba, ripara i lembi della valvola.

  • Test, tamponi, mutazioni: il punto su Sars-Cov2 con un microbiologo

    covid-19

    aboutpharma.com

    Test, tamponi, mutazioni: il punto su Sars-Cov2 con un microbiologo

    Che differenza c’è tra i diversi tipi di test? La carica virale sta diminuendo? Esistono positivi a Covid-19 non più infettanti? Risponde Edoardo Carretto direttore del laboratorio di microbiologia clinica, presso l’Irccs Santa Maria Nova a Reggio Emilia *IN COLLABORAZIONE CON BIOMÉRIEUX ITALIA

    di Redazione Aboutpharma Online 9 Luglio 2020

    Anche a Reggio Emilia, presso l’IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova, negli ultimi tempi si è rilevato che i tamponi di soggetti positivi a SARS-CoV-2 presentano spesso amplificazioni tardive al test molecolare, verosimilmente correlate a basse cariche virali. Chi risulta positivo al tampone insomma, non è detto che abbia nel proprio organismo una quantità di virus tale da infettare altri soggetti. Lo aveva già sostenuto Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, seguito poi da altri ricercatori ed esperti. Come Edoardo Carretto, appunto, direttore del Laboratorio di Microbiologia, presso il presidio emiliano, che in una video intervista ad AboutPharma and Medical Devices ricorda anche quali sono gli strumenti per la diagnosi di COVID-19.

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