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'Fiocchi' di grafene controllano l'attività del cervello
Selettivi e sicuri, aprono a terapie per le malattie neurologiche
Redazione ANSA 13 maggio 2019 09:57
Ottimo conduttore, ultrasottile, resistente e flessibile, il grafene si dimostra sempre più prezioso in campo neurologico. I ricercatori della Sissa guidati da Laura Ballerini lo hanno dimostrato iniettando i fiocchi di grafene (grandi 100-200 milionesimi di millimetro) in una specifica area del cervello, l'ippocampo.
"Grazie a traccianti fluorescenti abbiamo visto che le particelle vanno a insinuarsi in modo selettivo nelle sinapsi dei neuroni eccitatori e lo fanno con un effetto reversibile dopo 72 ore", spiega Ballerini insieme alla ricercatrice Rossana Rauti. L'interesse della procedura sta anche nel fatto che i fiocchi son ben tollerati dall'organismo: questo potrebbe dare impulso a nuove ricerche volte a indagarne l'impiego come 'navicelle' per il trasporto mirato di farmaci o come strumento per trattare malattie come l'epilessia in cui si registra un eccesso dell'attività dei neuroni eccitatori.